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Museo della Pace di Hiroshima. Come organizzare una visita

Una visita che tocca il cuore

Durante il nostro viaggio in Giappone abbiamo avuto la possibilità di visitare il Museo della Pace di  Hiroshima. La visita è coincisa con il settantesimo anniversario del lancio su Hiroshima e Nagasaki della bomba atomica.

La visita al Museo della pace è stata un’esperienza molto toccante e suggestiva e ci ha permesso di approfondire la nostra conoscenza su quei fatti tragici datati 6 agosto 1945.

La nostra visita

Il Museo della pace è un percorso che si snoda in più stanze, dove regna un silenzio quasi tombale. Decidiamo di noleggiare le audio guide per poter usufruire di un supporto audio durante la visita del museo, che si è rivelata un’ottima scelta.

Hiroshima, museo della pace di hiroshima

Il museo

Le sale sono divise in modo da poter comprendere la storia di quel tragico evento, spiegano con video del tempo la paura e il terrore di quei giorni. Sono esposti resti di giocattoli appartenuti a bambini, orologi fermatisi all’ora del lancio della bomba atomica, porte in acciaio completamente piegate e abiti carbonizzati.

L’illuminazione delle sale è molto bassa e sono per lo più gli oggetti esposti ad essere messi in luce. Ciò che si vuole far capire e trasmettere è il dramma di quell’ evento, il vuoto lasciato a questa popolazione che nonostante tutto è riuscita a riprendersi e risollevarsi.

Treciclo, Museo della Pace, Hiroshima, museo della pace di hiroshima,

Si possono trovare modellini in scala che simulano ed illustrano la forza dell’impatto e la lunghezza del raggio di azione, ma anche spiegazioni su come la pioggia acida dei giorni successivi portò alla morte parte della popolazione uscita salva dalla deflagrazione.

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Sadako Sasaki

L’ultima stanza del museo è quella forse più toccante, la sala è piena di gru realizzate con la tecnica giapponese dell’ origami in onore della piccola Sadako Sasaki. La gru, uccello sacro per i giapponesi e simbolo di longevità, qui assume il ruolo simbolo della lotta alla guerra e alla malattia della bambina. La piccola Sadako fu esposta alle radiazioni della bomba atomica e nel 1955 le diagnosticarono una grave forma di leucemia.

La sua migliore amica, Chizuko Hamamoto, le parlò di un’antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare mille gru con la tecnica dell’origami avrebbe potuto esprimere un desiderio. Chizuko stessa realizzò per lei la prima, Sadako continuò nella speranza di poter tornare a correre e porre fine a tutte le sofferenze del mondo. La piccola Sadako morì prima di completare le 1000 gru, ma i suoi compagni le finirono per lei. La bambina venne sepolta con ghirlande di fiori e le sue gru.

Museo della Pace di Hiroshima, origami

Subito dopo la sala della piccola Sadako Sasaki il Museo della Pace si illumina e ti ritrovi in una stanza luminosa con molti video interviste ai superstiti del disastro della bomba atomica. La scelta di un corridoio luminoso e i video in loop, di contro alle sale precedenti con ambienti bui, mi ha trasmesso una sensazione di rinascita, di superamento, di qualcosa oltre…

Consigli

Il Museo della Pace di Hiroshima è un luogo suggestivo, la visita è molto toccante e le lacrime per una sensibile come me sono impossibili da trattenere, ma la lezione che abbiamo imparato è importante. Tutti gli oggetti in mostra sono resti di un tragico evento che hanno lo scopo di mostrare la cattiveria umana e cercare di preservarne la nuova comunità.

Per avere una panoramica completa della brutalità del lancio della bomba atomica dovreste completare la vostra visita di Hiroshima con la vista della Bomb Dome ed il Parco della pace.

La Bomb Dome, si trova a nord est del parco (Heiwa Kinen koen) ed è ciò che è rimasto della Industry Promotion Hall di Hiroshima. L’esplosione avvenne a circa 100 mt. e questo edificio fu una delle pochissime costruzioni (se non l’unica) a non venir completamente incenerite dall’energia atomica.

Il parco della pace ospita il Cenotafio, con i nomi delle circa 200.000 vittime, costruito sotto un arco che fa da protezione alla fiamma della pace perennemente accesa. Sempre all’interno del Parco della pace troviamo il Monumento ai bambini (Genbaku-No-Ko-No-Zo), dedicato ai numerosi bambini che subirono le drammatiche conseguenze delle radiazioni atomiche e in special modo alla piccola Sadako Sasaki.

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Orari

Il Museo della Pace di Hiroshima è aperto tutto i giorni con il seguente orario

  • Marzo – Luglio 8:30 – 18:00
  • Agosto 8:30 – 19:00
  • Settembre – Novembre 8:30 – 18:00
  • Dicembre – Febbraio   8:30 – 17:00

Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura

Biglietti

Ci sono due diverse tipologie di biglietti per accedere al museo, il biglietto standard e quello per gli studenti e under 18. Diversi poi i costi per i gruppi di visitatori sopra le 30 persone.

  • Biglietti adulti 200 yen
  • Biglietti under 18 e studenti 100 yen
  • Gruppi 160 yen

Noi abbiamo anche preso a noleggio per 100 yen in più un’audio guida che si è rivelata molto utile durante il percorso della mostra permanente.

Come raggiungere il Museo della Pace

Di fronte alla Stazione ferroviaria JR di Hiroshima, potete prendere il tram (circa 10 fermate) o l’autobus (tempo di percorrenza: circa 15 minuti).

Come arrivare ad Hiroshima

Arrivare ad Hiroshima è molto semplice essendo ben collegata con tutte le grandi città giapponesi tramite la linea ferroviaria.

Tokyo – Hiroshima

Hiroshima dista da Tokyo circa 800 km.

Potete prendere lo shinkansen, il treno ad alta velocità giapponese, in partenza dalla stazione Tokyo Station che in 4 ore circa vi porterà a destinazione. Fate attenzione però perché dovrete cambiare alla stazione Shin-Osaka. Il biglietto costa circa 18.000 Yen.

Kyoto – Hiroshima

Hiroshima dista da Kyoto circa 360 km.

Potrete raggiungere dalla stazione di Kyoto Centrale la città di Hiroshima con lo shinkansen in circa 1 ora e mezza. Il biglietto costa circa 8000 Yen.

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13 commenti

  1. Proprio io non potevo non leggere e non lasciare un commento… Ci sono ancora importanti testimonianze, nel mondo, di ciò ch’è stato, e, peggio ancora, di quanto possa essere grande la cattiveria umana. Sono luoghi che bisognerebbe visitare, almeno una volta nella vita e soprattutto, custodirne il ricordo. Peccato che fin’ora l’uomo non abbia ancora appreso abbastanza da essi.

    1. Si Veronica, hai ragione non siamo riusciti ancora ad apprendere. Grazie di essere passata… a breve un articolo sul mio tour di 10 giorni in Giappone, il tuo Giappone… e se spulvi bene trovi un breve trafiletto sulla città di Uji!Magari potrebbe essere una meta per i tuoi piccoli esploratori

  2. Articolo perfetto! Ho appena prenotato un biglietto per il Giappone ed ero proprio alla ricerca di informazioni di questo tipo! Non vedo l’ora di essere li’!

    1. Sto per pubblicare il mio diario di viaggio di 10 giorni in Giappone… se vuoi tra un paio di giorni torna a trovarmi che lo troverai!Ci saranno tante info e foto!

  3. Mi emoziono solo a leggere e vedere le tue immagini, figuriamoci lì sul posto… Da fare assolutamente.

    1. Si è molto toccante… ho pianto tutto il percorso!
      Grazie di essere passata!

  4. Molto toccante, credo però che ne uscirei in lacrime.

    1. mmmm io ne sono uscita in lacrime….

  5. Carmen dice:

    Interessante! 🙂

  6. Da quello che leggo è stata un’esperienza davvero intensa. Spero di poterci andare un giorno. Ad ogni modo parlarne e ricordare sono gli unici modi per far sì che non accada più una tragedia del genere, anche se visti i tempi sembra non essere proprio cosi..

  7. Che esperienza! Giá solo leggendo il tuo articolo ho provato un’intensa emozione… Non so se avró mai l’occasione di visitare il museo ma é giusto ricordare questa devastazione, insieme a tante altre, opera degli esseri umani, se cosí possiamo ancora chiamarci.

    1. Grazie Romina… una visita toccante e straziante. Grazie di essere passata di qui, spero di riaverti presto a sbirciare tra i mie post!!

  8. Sara dice:

    mi sono ripromessa un giorno di andare in Giappone e sicuramente farò visita anche li…io le stesse emozioni le ho provate ad Auschwitz…

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