Chi ama viaggiare e condividere con gli altri le sue avventure viene definito Travel Blogger… ed io mi reputo tale! quando ho deciso di aprire, quasi per gioco, il ilgustoinviaggio.com, non credevo di avere un giorno, la possibilità di viaggiare sponsorizzati! Dopo un lungo periodo di gavetta e tanti rifiuti, siamo riusciti ad ottenere questa grande opportunità collaborativa.
Viaggiare sponsorizzati
Una volta online il primo post, la domanda che tutti i neo blogger si pongono è “come faccio a dar vita ad un progetto interessante?” Direi una bugia se non ammettessi anche noi, più volte ci siamo fatti la stessa domanda, con quell’aria di sana invidia positiva nei confronti dei famosi travel blogger and influencer.
Conosco benissimo la sensazione di sconfitta ad ogni mail negativa ricevuta, l’idea di voler rinunciare e smettere di proporsi per collaborazioni anche gratuite. Ciò che ricordo meglio, però, è la felicità ed i salti di gioia per la mia prima richiesta accettata da travel blogger, da parte di un hotel di Kuala Lumpur. Leggendo e rileggendo il loro feedback positivo ho iniziato ad urlare dalla gioia di fronte agli occhi increduli di mia figlia. Eravamo riusciti ad ottenere una collaborazione, avremmo portato il nostro progetto in Malesia!
Ma come siamo riusciti nella nostra battaglia? Ciò che aiuta ad ottenere una collaborazione sono pochi, ma fondamentali requisiti:
- un blog con una buona visibilità
- essere social (cercare di pubblicare costantemente su Facebook o IG)
- una sincera lettera presentazione
- un buon progetto
Crescita del blog
Il lavoro per cercare di vedere il proprio post in prima pagina su Google è molto duro. Non sempre le nostre keywords sono così originali da essere premiate, ma non si deve rinunciare. Chi la dura la vince e così è stato per me. Dopo circa 18 mesi di tentativi ho iniziato a vedere i primi risultati. Il blog stava crescendo sotto i miei occhi, gli articoli scalavano piano piano la vetta di Google, arrivando tra i primi sul podio dell’indicizzazione.
Con sacrificio, pazienza e una piccola botta di fortuna, diciamola tutta serve anche quella, il nostro ilgustoinviaggio.com stava ottenendo consensi. Piaceva quello che scrivevo e, da poche sessioni giornaliere, sono arrivata a circa 12000 mensili. Non molte, se paragonate a quelle della Ferragni, ma per me era veramente una gran soddisfazione.
Una volta ottenuta un media mensile superiori alle 10000 visite, ho iniziato a propormi con progetti ed idee, senza grandi risultati. Molti i no ricevuti e, le non risposte alle mie candidature erano ancor più dolorose. Non mi sono lasciata scoraggiare, ho insistito, riuscendo nell’obbiettivo.
Social
Uno dei molti canali vincenti per ottenere di viaggiare sponsorizzati è dato dal vostro essere social.
Twitter, Instagram o Facebook possono aiutarvi a raggiungere il cliente e la tanto sospirata collaborazione.
Molte sono le catene alberghiere ed i ristoranti che cercano traffico e pubblicità social. Partendo da un buon progetto, con un buono profilo social e molti followers è un ottimo punto di partenza. Maggiore saranno i vostri numeri migliore sarà la vostra presentazione e la possibilità di vedervi contattati. Più siete “social” e vivete immersi nel mondo virtuale, maggiore sarà la vostra influenza.
Lettera presentazione e progetto
La prima cosa che dovete sapere è che una bella lettera di presentazione ed un programma dettagliato aiutano notevolmente la scelta di un blogger rispetto ad un altro.
Nella lettera che invierete per cercare di ottenere l’aiuto per viaggiare sponsorizzati presentatevi in poche righe. Raccontare brevemente chi siete, cosa fate, e perché “VOI” siete il blogger da scegliere. Una grande motivazione, un progetto ben strutturato ed anche la solita grande botta di fortuna, che non guasta mai, serviranno a distinguervi.
Il progetto dovrà rispecchiarvi ed essere in linea con il vostro blog. Non potete scrivere un programma di viaggio sui cibi se avete un blog di cucito creativo. Fate attenzione! Cercate di essere coerenti!
Non smettete mai di provare, più che un NO non potranno dirvi.
Marina.