L’idea di visitare Varsavia è capitata per caso, grazie ad un’offerta Alitalia alla quale non si poteva dire di NO anche volendo! Devo essere sincera, non ero mai stata attratta dalla Polonia, ma ho dovuto felicemente ricredermi. Ho amato intensamente questi due giorni a Varsavia, non credevo che una città così piccola potesse rapirmi velocemente il cuore.
Abbiamo trascorso il ponte dell’8 dicembre a Varsavia passeggiando tra i mercatini e le stradine acciottolate sorseggiando vin brulè per scaldarci e sentire ancora di più lo spirito natalizio.
Varsavia giorno 1 stare Miasto
I nostri due giorni a Varsavia sono iniziati subito dalla scoperta della città vecchia, Stare Miasto.
Completamente rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata fedelmente ricostruita ed oggi è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco. Protetta da fortificazioni e mura cittadine, Stare Miasto trova il suo nucleo nella grande piazza del mercato, RYNEK STAREGO MIASTA, dove di erge il Castello reale di Varsavia e vi si affacciano le classiche casette nordeuropee; multicolori e con i tetti a punta. Essendo dicembre, a rendere il tutto ancora più magico e colorato, troviamo un enorme albero di natale che fronteggia il castello e molte luminarie.
L’atmosfera che ci ha accolto è stata quella di una città di altri tempi, romantica e con una tradizione molto vivida. Passeggiare e scoprire ogni piccolo vicolo o negozietto tradizionale ci ha fatto letteralmente innamorare. La prima sosta è rivolta alla visita del Castello Reale. Il tour è breve, ma ben strutturato; mostra le stanze del Delfino e del Re, stanze per i ricevimenti e sale private impreziosite da candelabri e porcellane.
Terminata la visita ci dirigiamo alla scoperta dei mercatini natalizi. Profumo di cannella e pan di zenzero aleggiano tra le stradine della città vecchia e ci accompagnano. Artigiani locali e provenienti da tutta la Polonia cercano di rapire la nostra attenzione e farci avvicinare alle loro creazioni. Molte sono le opere in legno e ferro battuto che troviamo in vendita nei mercatini.
Varsavia giorno 2 Ghetto
Potendo dedicare solo due giorni a Varsavia e alle sue meraviglie abbiamo deciso di scoprire la zona del Ghetto la mattina del nostro secondo giorno e lasciare, la Città Nuova, per la serata perché vicina al nostro hotel (qui la nostra esperienza).
La scelta di visitare il Ghetto ed il cimitero ebraico Powązki è stata a lungo combattuta… non sapevo se effettivamente fossi forte per una visita del genere memore della mia esperienza al campo di Dachau anni prima (qui la mia visita a Dachau). Alla fine mio marito e la sua voglia di storia hanno avuto la meglio e siamo andati alla scoperta del nostro primo cimitero. Ora, col senno del poi, consiglio a tutti questa visita.
Non mi sono commossa più di tanto e passeggiare tra quelle lapidi purtroppo in parte distrutte dal tempo e dai vandali, non mi ha suscitato ansia ma solo voglia di perdono. Perdono verso il prossimo. L’ingresso al cimitero è a pagamento, ma il costo è veramente irrisorio. Lungo la Aleja Zasłużonych (“corso dei notabili”), potrete trovare le tombe di molti personaggi illustri della storia polacca, come il primo maestro di Chopin, Wojciech Żywny o il registra Wojciech Bogusławski.
Per completare il quadro ebraico ci siamo spostati nella zona del Ghetto per visitare la meravigliosa e piccola Sinagoga Nozyk. Per noi era la prima volta all’interno di una Sinagoga, non sapevamo cosa aspettarci. Siamo rimasti sbalorditi dalla costruzione su due livelli, dove le donne trovano alloggio nel matroneo.
Per il nostro pomeriggio decidiamo di dedicarci allo shopping e alla zona del quartiere finanziario dove, domina maestosa, la torre del Palazzo della Cultura e della Scienza di Varsavia.
Con i suoi 230 metri di altezza, il Palazzo della Cultura ospita l’università di Varsavia, due musei, un cinema, sale congressi, teatri ed uffici. La sua peculiarità è la terrazza panoramica dalla quale potrete godere di una meravigliosa vista dall’alto su tutta la città. Noi siamo saliti a ridosso del tramonto per goderci una Varsavia che si accendeva piano piano di luce artificiale e si colorava di neon natalizi.
Da qui salutiamo una città stupenda che ci ha conquistato, questi due giorni a Varsavia sono stati magici.
Marina