Una delle cose che mi è rimasta nel cuore, di ritorno dal nostro viaggio di nozze tra Thailandia e Vietnam, è stato, sicuramente, visitare il Wat Arun.
Il Wat Arun, letteralmente: il Tempio dell’Alba, è un meraviglioso complesso buddista in stile kmer, che si erge sulle rive del fiume Chao Phraya, nella località di Thon Bur. Edificato per volere del re Rama II (1809-1824), è stato portato a termine dal re Rama III (1824-1851).
Abbiamo deciso di visitare il Wat Arun prima del Grand Palazzo Reale, così da poter vedere e mettere a confronto i due stili architettonici così diversi.
Visita al Wat Arun
Il complesso templare è composto da un’ampia area con un chedi centrale alto 79 piedi, piccole pagode satelliti e quattro mandapa (una specie di portici adibiti al rito religioso) che sorgono nei quattro punti cardinali. L’ingresso è ben segnalato da due vihan; queste sono delle costruzioni secondarie utilizzate per le assemblee.
Il Wat Arun ti accoglie con i suoi colori vivaci e la sua luminosità, ti riporta a quando da bambina giocavi con i mosaici e le perline. La superficie dei chedi è rivestita da piccolissimi mosaici floreali in porcellana cinese che, grazie alla luce del sole, creano meravigliosi effetti di chiaro scuro. Ovunque è luce e sbrilluccichio.
Si può visitare il Wat Arun in tutta la sua magnificenza, non solo passeggiando tra i suoi edifici, ma anche salendo sulle terrazze poste sulla cima della pagoda più alta. Si accede alle panoramiche balconate del chedi attraverso ripide scale senza barriera; da qui si ha una meravigliosa veduta di Bangkok. Purtroppo la mia fobia dell’altezza mi ha bloccato e mi ha costretto a tornare indietro a metà rampa e godere esclusivamente delle foto scattate da mio marito!
Ammirato il bellissimo panorama thailandese dai parapetti del Wat, vi consiglio di lasciarvi trasportare tra le vie del complesso senza una meta e fotografare tutto quello che vi fa battere il cuore e vi incuriosisce, proprio come abbiamo fatto noi.
Molto belle sono le mandapa, ognuna delle quali ospita una statua di buddha in un momento cruciale della sua vita. Quella posta a nord mostra la nascita del Buddha, quella ad est l’illuminazione, quella ad ovest il primo sermone e la statua posta nella mandapa a sud raffigura la morte del Buddha. Purtroppo durante la nostra visita parte dei portici era in fase di ristrutturazione, ma la loro bellezza ne scaturiva ugualmente.
I giardini
Molta attenzione è data ai giardini che fanno da cornice alle bellezze architettoniche del complesso templare; visitare il Wat Arun senza una sosta ai suoi giardini è un vero sacrilegio. La meticolosità con cui la popolazione thailandese si dedica alla cura degli spazi verdi è sorprendente. Particolari siepi e alberi potati a formare dei palloncini di vegetazione, fiori di frangipane che t’inebriano durante la visita delle pagode, tutto è perfetto.
Non mancano all’interno dei giardini le effigi dell’amato re thailandese e dell’intera famiglia Reale. Panchine e piccoli giochi d’acqua sono intervallati da piccoli cespugli di fiori e vasi in porcellana.
Informazioni utili
Orari
Visitare il Wat Arun ed i suoi meravigliosi giardini ha richiesto una mattina, noi abbiamo scelto la mattina per godere della bellezza della luce solare, ma abbiamo toppato alla grande, molto meglio prediligere le ore a ridosso del tramonto per assistere a giochi di luce spettacolari.
Il Wat Arun è aperto dalle ore 8:00 alle 18:00.
Biglietti
Per visitare il Wat Arun è necessario acquistare un biglietto presso l’ingresso del sito al costo di 50 Bath, meno di 2 euro!
Come arrivare
Per visitare il Wat Arun potrete arrivare usufruendo del taxi (come abbiamo fatto noi), del rapido ed economico servizio offerto dai Tuc Tuc o dal Chao Phraya Express Boat che scende proprio di fronte al tempio. I costi sono tutti abbastanza contenuti, oscillando da poche decine di Bath per i tuc tuc ad un centinaio di Bath per i taxi regolari.